Le stelle tipo O sono una minoranza, circa il 0,00004% del totale, sono però numerose quelle visibili ad occhio nudo grazie alla loro elevata luminosità superficiale. La temperatura varia da 50000 K per il tipo O3, 40000 K per il tipo O5, 30000 K per il tipo O9. Gli spettri sono molto poveri di righe, spesso sono presenti anche alcune righe in emissione dovute a violenti getti di gas caldissimo. Sono ricche di Elio ed Elio ionizzato. Spettro calibrato con Astrospectrum e VisualSpec.

Le stelle tipo B hanno temperature che vanno dai 30000 K delle stelle B0 ai 10000 K delle stelle B 9, spesso sono classificate con numeri decimali per evidenziare l'ampio intervallo di temperature. Si cominciano a vedere le linee di Balmer mentre con spettroscopi ad alta risoluzione si possono anche evidenziare molte righe di assorbimento dell'Elio. Spettro calibrato con Astrospectrum e VisualSpec.

Le stelle tipo A hanno temperature intorno ai 10000 K, in questa classe spettrale le linee di Balmer dell'Idrogeno raggiungono la loro massima intensità. Sulle giganti, con strumenti che permettono una risoluzione maggiore è possibile evidenziare anche le linee dei metalli ionizzati, soprattutto quelle del ferro. Spettro calibrato con Astrospectrum e VisualSpec.

Le stelle di classe F sono in una posizione di transizione tra i gruppi della parte bassa e quella alta della sequenza, la temperatura va dai 7500 ai 6000 K. Una posizione che determina una certa turbolenza caratterizzata principalmente dalla presenza delle Cefeidi, ed inoltre da una variabilità della velocità di rotazione abbastanza marcata, da pochi Km/sec. a 100 Km/sec. Le reazioni nucleari interessano il Carbonio. Spettro calibrato con Astrospectrum e VisualSpec.

Le stelle di classe G hanno temperature superficiali tra i 4800 e i 6000 K, a queste temperature, oltre alle classiche righe atomiche dell'Idrogeno, iniziano a farsi vedere anche le bande molecolari. Il Sole appartiene a questa classe, ai primi dell'ottocento Fraunhofer conta più di 500 righe tra il rosso e il blu, alle più appariscenti assegna una lettera dell'alfabeto, un elenco in uso ancora oggi. Spettro calibrato con Astrospectrum e VisualSpec.

Con una temperatura superficiale che va dai 4700 ai 3000 K le stelle di classe spettrale K hanno righe dell'Idrogeno sempre più deboli mentre sono sempre più visibili quelle di alcuni elementi e composti molecolari come il Calcio e il Carbonio. Spettro calibrato con Astrospectrum e VisualSpec.

Le stelle di tipo M sono le più fredde della sequenza principale con temperature che variano da 3500 K ai 2600 K. C'è in abbondanza Calcio neutro e biossido di Titanio, gli spettri di queste stelle sono di difficile interpretazione per le migliaia di righe di assorbimento e bande molecolari. Spettro calibrato con Astrospectrum e VisualSpec.

La stella presenta le classiche righe di Balmer in assorbimento e una forte emissione nella riga dell'Idrogeno Halfa. Spettro calibrato con Astrospectrum e VisualSpec.

Sono evidenti tre picchi in emissione nelle righe dell' Idrogeno Halfa, Hbeta e nell' Elio. La stella Beta Lyrae è in realtà un sistema multiplo con due componenti molto vicine tra loro e una certa quantità di materia passa da una stella all'altra formando un disco di accrescimento. Spettro calibrato con Astrospectrum e VisualSpec.

La stella è una binaria ad eclisse di classe Wolf-Rayet, ha la peculiarità di possedere potenti righe in emissione nell'Idrogeno, Elio e Azoto. E' una stella molto calda (tra 25000 e 50000 K) e massiccia con venti stellari che raggiungono i 2000 Km/s. Immagine calibrata con Astrospectrum e VisualSpec.

Il grafico mostra due profili spettrali, quello blu di riferimento (della stella Denebola) e quello rosso del Quasar in oggetto.Il profilo di riferimento blu ha le righe di Balmer posizionate alle giuste lunghezze d'onda mentre quello rosso ha le righe di Balmer (in emissione) spostate verso lunghezze d'onda maggiori, segno di un marcato effetto Doppler.

Galassia NGC 7469 Mag. 12 Catadiottrico Vixen VMC200L CCD Starlight SXVR H9 6 x 900"